Con Sentenza del Tribunale di Roma – Sezione Lavoro – n. 4773/2020 pubblicata il 21.07.2020 (in pdf alla fine dell’articolo), il Giudice riconosce per la prima volta (e dopo un lungo confronto sindacale) un inquadramento in un livello superiore (il III del CCNL Multiservizi anziché il II) al lavoratore che presta servizio di ristorazione ai degenti di un nosocomio.
Il caso preso in esame dal Tribunale di Roma ha avuto ad oggetto la prestazione lavorativa resa all’interno dell’appalto dell’Ospedale San Camillo Forlanini, con particolare riferimento alla distribuzione del pasto in favore dei pazienti.
La lavoratrice veniva inquadrata dalla società appaltatrice nel II livello del CCNL Multiservizi ovvero tra i lavoratori che
con un breve periodo di pratica/addestramento, sono adibiti ad operazioni per la cui esecuzione si richiede il possesso di (semplici) conoscenze pratiche, anche con macchine e mezzi meccanici senza autorizzazione.
Nei fatti però, la ricorrente svolgeva mansioni rientranti nella categoria superiore ovvero nel III livello del CCNL Multiservizi, riguardante anche coloro che sono addetti alla ristorazione, e nello specifico
lavoratori qualificati, adibiti ad operazioni di media complessità (amministrative, commerciali, tecniche) per la cui esecuzione sono richieste normali conoscenze ed adeguate capacità tecnicopratiche comunque acquisite, anche coordinando lavoratori inquadrati in livelli inferiori od uguali.
Nello specifico la lavoratrice si occupava:
A seguito di prova testimoniale, a dimostrazione delle effettive mansioni svolte dalla lavoratrice, il Giudice del Lavoro conclude con
In sintesi può dirsi che sarebbe riduttivo inquadrare l’attività della ricorrente nel semplice trasporto dei carrelli, essendo ben più articolata e complessa, sicché essa meglio si colloca nell’ambito del superiore III livello.
Alla lavoratrice, infine, vengono riconosciute le differenze di retribuzione in virtù dell’inquadramento in un livello superiore.
A seguire il pdf della Sentenza integrale:
Sentenza Tribunale Ordinario di Roma Sezione Lavoro n. 4773-2020